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     "Legislazione"     



Su queste pagine troverai documentazione in merito alle leggi vigenti.

 Contravvenzioni.com Per un parere o una consulenza ...molto interessante.
 Reimatricolazione: Vediamo come realmente dobbiamo fare per una Vespa P200E.
 Revisioni: Una delegazione del C.M. ricevuta a Palazzo.
 Bollino Blu Anche per le moto.
 Traino: Comunicazione del Ministero Trasporti sui rimorchi per mezzi a due/tre ruote.
 FaiDaTE: La legge che ci limita le possibilita' di accudire alle nostre amate.




Reimmatricolazione Motocicli

per ovvi motivi non viene fatto riferimento ne' alla citta' ne' alla provincia.

 Se sei in possesso della targa e dei dati anagrafici del proprietario originale
Verifica presso il sito ACI se la tua Vespa e' radiata o meno.


Ne sentiamo dire ti tutti i colori, non ci capiamo piu' niente, siamo disperati, ma "vespaclubfirenze.Net" sta realizzando un Progetto pilota:
Abbiamo reimmatricoato una bella e vissuta Vespa P200E del 1981 in buone condizioni e rigorosamente radiata. Cercheremo di raccontarvi nella maniera la piu' fedele possibile tutti i percorsi tecnico-burocratici che abbiamo affrontato.

In possesso del numero della vecchia targa, (senza di quello occorre provare altre strade) abbiamo richiesto all'ACI il fatidico "estratto cronologico" (In effetti dal solo numero di telaio non si puo' risalire alla targa originaria...). Passano piu' o meno quindici giorni e finalmente (56000 lirette!!) abbiamo il "veramente fatidico" estratto cronologico, allora andiamo avanti, ma subito arriva la prima doccia fredda! Dopo qualche settimana di approfondimenti veniamo a sapere, da alcune agenzie private, che per la iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e' necessario farsi redigere dall'originale proprietario una sorta di autorizzazione alla reimmatricolazione del veicolo da lui medesimo rottamato, per giunta con firma autenticata! PANICO! Come si fa ad andare da un tizio che magari neanche si conosce e chiedere il consenso a reiscrivere un mezzo che magari lui manco si ricordava piu' di aver posseduto?. Ma poi ora che e' radiata, la mia Vespa non e' altro che un pezzo di ferro! perche' autenticare la firma?
Se io regalo un cancello rugginoso al robivecchi e lui lo vende a un terzo che lo vuole installare presso la sua villa con piscina, secondo voi, c'e' bisogno che venga da me, magari con un notaio, per farsi autorizzare?
Comincio a chiedere in giro, amici, conoscenti, amici dei conoscenti. Pareri discordanti. Chi dice di si, chi dice di no, chi dice che varia da provincia a provincia. Insospettito, dalle agenzie private passo alla famigerata A.C.I. Doccia fredda numero due! Qui addirittura ci "provano" con la storia che il veicolo e' di quelli vecchi e inquinanti e poi, ribadiscono, senza "atto di vendita e consenso" del vecchio proprietario non si fa niente. Bho? Sembra di essere su Zogoth, il pianeta dove niente e' impossibile ma non succede mai nulla. Ok! Siamo su Zogoth? Allora andiamo avanti alla nostra maniera... Grazie ai soliti amici dell'amico del conoscente, arrivo al DIRETTORE DELLA MOTORIZZAZIONE della provincia in esame!!! Un signore molto disponibile che mi riceve e scioglie ogni dubbio: il maledetto "ATTO" non ci vuole! Evviva! E anche le normative inquinanti per le reimmatricolazioni non sono ancora state introdotte! Il Vespone tornera' a vivere! Allora ci vogliono:
-Certificato di "verifica" da parte di una officina (ovvio, registrata regolarmente)
-Estratto Cronologico (si richiede al PRA o ACI, specificare "estratto" e NON "visura semplice")
-La modulistica ministeriale per l'operazione (si richiede all'ACI o alla MCTC)
-Il pagamento di qualche bollettino postale per circa 100.000 lirette italiane
-Ci e' stato chiesto anche di scrivere una dichiarazione in carta libera dove si giura che il nostro modello di moto e' conforme alle norme sui disturbi elettromagnetici... in pratica basta la candela schermata con il filtro antidisturbo.

Abbiamo preparato tutta la documentazione e stiamo per fissare il Collaudo finale... Ma noi non siamo "tipi da raccomandazioni", quindi andiamo direttamente alla Motorizzazione da "illustri sconosciuti"!
La documentazione in effetti era esauriente, riempiamo il modulino e versiamo alla posta gli importi dovuti, quindi fissiamo la data per il collaudo.
Il collaudo, peraltro eseguito in maniera minuzionsa, viene superato con successo e mi viene consegnato il libretto di circolazione provvisiorio e la targa.
VITTORIA!
la mia PX torna a scorrazzare per il mondo!
E ora passeremo al capitolo ISCRIZIONE al PRA.
Oltre alla modulistica che viene messa a disposizione dal Ministero, occorre la "velina" che viene consegnata insieme al libretto dalla Motorizzazione qualche settimana dopo l'avvenuto collaudo. Sembra che in qualche provincia effettivamente sia richiesto un atto notarile del vecchio proprietario che "vende" la Vespa ad un tizio che la vuole rimettere su strada, cioe' io. "Ma allora l'atto ci vuole davvero! e come faccio a trovare il vecchio proprietario? e se quello mi fa un pernacchione?" domando io ad una signora molto gentile presso gli uffici del PRA di Firenze. La risposta e' stata sorprendente e "sollevante". Infatti l'atto di vendita puo' essere fatto anche da un "terzo" che non c'entra niente con il vecchio proprietario ma che era in effetti il possessore del mezzo radiato che in quel momento era proprio un rottame di ferro. Allora...

Quindi, una volta collaudata la vespa e ottenuta targa e libretto, avremo sessanta giorni di tempo per iscriverla al PRA.

Finche' non vedo non credo...

PAssato qualche tempo mi reco ad un ufficio ACI, dove scopro che le cose si semplificano, evidentemente nel frattempo si sono adeguati. Infatti occorre presentare una "istanza di reiscrizione" al PRA. In pratica si paga quello che c'e' da pagare e si firma un atto notarile dove si richiede che il mezzo venga reiscritto ai registri a seguito di una radiazione e una successiva reimmatricolazione ...e il gioco e' fatto.
E' Finita!
Quindi, adesso la cosa e' un po' piu' chiara e non e' che sia cosi' mostruosa.
Dunque, ricapitolando;

Per la Motorizzazione:
-Estratto cronologico.
-Dichiarazione di una Officina regolarmente iscritta.
-Pagamento di bollettini.
-Collaudo

Una volta quindi in possesso del libretto e della targa (si puo' gia' circolare liberamente!!) si procede con il PRA.
Tramite ACI si richiede la reiscrizione al PRA (entro 60 giorni dalla data di consegna del libretto) del mezzo mediante atto notarile. In pratica si porta all'agenzia la velina che si trova insieme al libretto di circolazione, loro riempono un modulo e poi ti mandano dal notaio in sede a firmare, dopo qualche settimana il CdP (ex "complementare") e' pronto!

Speriamo di essere stati di aiuto.



REVISIONI: IL CM INCONTRA IL SOTTOSEGRETARIO AI TRASPORTI ON. ANGELINI
CHIESTA LA MODIFICA DEL C.D.S. SU MODIFICHE, COLLAUDI E OMOLOGAZIONI

Roma, 5 giugno 2000. Una delegazione del CM è stata ricevuta oggi al Ministero dei Trasporti, dove si è incontrata con l'ing. Ciro Ippolito (Direttore F.F. Unità di Gestione Motorizzazione) e con l'on. Giordano Angelini, Sottosegretario di Stato ai Trasporti. Argomento dell'incontro, durato quasi due ore, è stata la prossima re-introduzione della revisione periodica obbligatoria per i motocicli ed i ciclomotori (ricordiamo che tale obbligo esisteva già nella legislazione italiana, ma è rimasto inapplicato per quasi trent'anni) ed i problemi ad essa connessi. Nel corso della riunione i rappresentanti del CM hanno posto l'accento sulla necessità di modificare in tempi rapidi le norme del Codice della Strada in materia di modifiche ed omologazioni, rendendole più semplici. E' noto infatti che una larga parte dei motocicli attualmente in circolazione hanno subìto nel tempo modifiche di varia entità che, pur essendo finalizzate ad un miglioramento delle caratteristiche di sicurezza e di fruibilità del veicolo, sono considerate illegali a causa del mancato aggiornamento della carta di circolazione. Tale inadempienza è però dovuta proprio alla procedura prevista dal Codice, tanto complessa ed onerosa da scoraggiare anche i cittadini più rispettosi della legge. A riprova di ciò, i rappresentanti del CM hanno sottolineato il fatto che la rigidità della normativa italiana viene sempre più spesso aggirata facendo omologare le modifiche in altri paesi europei (Germania e G.Bretagna in particolare) e riportandoli in Italia come veicoli di provenienza estera. E' stato inoltre evidenziato il fatto che, poiché le operazioni di collaudo e revisione verranno effettuate presso officine autorizzate (come già avviene per le auto), ben difficilmente un meccanico che ha modificato un mezzo lo respingerà al momento della revisione in quanto "non conforme". In un documento consegnato all'on.Angelini il CM ha anche evidenziato le inevitabili difficoltà relative all'individuazione di parametri di riferimento certi per quanto riguarda i veicoli omologati prima dell'entrata in vigore della direttiva europea 97/24/CE, soprattutto per quanto riguarda la verifica delle emissioni inquinanti, per le quali fino ad allora la legge non poneva limiti. Nello stesso documento sono evidenziati anche alcuni problemi relativi alle caratteristiche ed alle dotazioni dei motocicli più vecchi e di quelli d'epoca. Alla fine della riunione è stato stabilito di promuovere in tempi brevi un nuovo incontro al quale parteciperanno tutte le parti interessate (CM, FMI, ANCMA, MCTC). (Riccardo Forte)


FINE

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E-mail
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BOLLINO BLU ANCHE PER LE MOTO


Oltre al casco arriva anche il "Bollino blu" obbligatorio per le due ruote. Nel 2001 motocicli e ciclomotori dovranno infatti sottoporsi ogni anno al controllo dell'apparato meccanico e dei gas di scarico. L'obbligo del controllo annuale è contenuto in un decreto ministeriale che entrerà in vigore il prossimo anno. Nel frattempo per il controllo delle emissioni dei veicoli a due ruote parte in otto città italiane, tra cui Genova, la campagna gratuita "Vado pulito", promossa dal ministero dell'ambiente e dei trasportatori, dall'Aci Italia e dall'associazione delle città italiane per la mobilità sostenibile e lo sviluppo.



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